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Nei dintorni

SPELLO – Capitale dei fiori, Colonia Julia in segno del Pinturicchio

A 10 km. da Foligno, Spello costruita sui contrafforti del Monte Subasio merita una sosta.
Se si passa da Spello in fretta, pietra antichissime e una vista mozzafiato sono il ricordo riduttivo che vi lascerà. Al contrario, se regalerete a Spello la lentezza che merita, le vecchie stradine in fiore dal 1 Maggio al 31 Luglio in occasione del concorso nazionale “Finestre, Balconi e Vicoli Fioriti” ( www.prospello.it ) Vi incanteranno. Ma Spello è capitale dei fiori soprattutto in occasione della Processione del Corpus Domini, le strade si trasformano infatti in uno spettacolare tappeto di fiori che addobba il percorso della Processione. Non mancate di vivere la notte dei fiori ammirando il lavoro degli infioratori che preparano tutto l’anno al fine di raccogliere fiori ed erbe per conservarlin gelosamente www.infioratespello.it 21 – 22 giugno 2014.
E poi l’ultimo weekend di agosto, in occasione della manifestazione “Incontri per le strade”, Hispellum, si rivive la Spello romana ( Spello fu denominata Splendidissima Colonia Julia ), con corteo storico, lettura del Rescritto di Costantino, mercati con scene di vita quotidiana, simulazione di battaglie e visita dei siti archeologici. Ed ancora l’Oro di Spello a novembre, festa dell’Olio e Sagra della bruschetta.

DA NON PERDERE

⁃ La Chiesa di Santa Maria Maggiore: si può anche dimenticare il portale romanico del XIII sec. quando si varca la soglia della Cappella Baglioni completamente affrescata dal Pinturicchio: l’Annunciazione, la Natività, la Disputa nel Tempio di Gesù coi Dottori e le quattro Sibille Eritrea, Europea, Tiburtina e Sarnia.
⁃ La Chiesa di Sant’Andrea: conserva un altro Pinturicchio, un dipinto su tavola raffigurante Madonna e Santi, un crocifisso di epoca grottesca ed affreschi di scuola folignate.
⁃ Una stradina sale da Spello verso il grazioso paesino di Collepino dove una strada panoramica attraversa il Monte Subasio, raggiungendo l’Eremo delle Carceri di Assisi.

TREVI – Olio, arte e sedano

A 10 km. Trevi ad un’altitudine di 412 mt. è circondata da centinaia di migliaia di ulivi assumendo così riflessi quasi argentei che riescono a conferire un fascino supplementare a questo labirinto di stradine medioevali e di mura antiche che la fanno sembrare una chiocciola di pietre.

DA NON PERDERE

⁃ in Piazza Mazzini si trova il Palazzo Comunale con una Torre eretta nel XIII sec. che reca “ Convoco, signo, noto, debello, concino, ploro/Arma, dies, horas, nubile, laeta, rogos” ( Raduno le truppe, conto i giorni, suono le ora, allontano i temporali, celebro le festa, piango i morti ).
⁃ Anche la Chiesa di San Francesco è duecentesca, gotica, eretta dai trevani per venerare il Santo che a Trevi aveva predicato nel 1213. All’interno un Crocifisso dipinto su tavola, grottesco opera dell’anonimo Maestro del Crocifisso di Trevi ed un monumentale organo del 1509, uno dei più antichi d’Italia. L’attiguo ex convento ospita un complesso museale che comprende la Raccolta d’Arte di San Francesco, il Museo della civiltà dell’Ulivo, il Museo della Civiltà e del Territorio ed Antiquarium.
⁃ Di fronte alla Chiesa di Sant’Emiliano, romanica del XII sec. con un bel portale del ‘400 e l’altare decorato e ornato da Statue del Di Rocco da Vicenza, c’è Palazzo Lucarini sede di mostre tempoaranee di arte contemporanea ( Flash Art Museum ).
⁃ Da non perdere il rinascimentale Santuario della Madonna delle Lagrime che ospita l’Adorazione dei Magi con San Pietro e San Paolo del Perugino.
⁃ Meta obbligatoria per i romantici e non solo sono il Tempietto del Clitunno che risale ai primi secoli del Cristianesimo (V sec.). All’interno affreschi del VIII sec. in stile bizantino che rappresentano Gesù, San Pietro e San Paolo. Ad 1 km. da qui le Fonti del Clitunno, sorgenti di acqua sgorgano dalla roccia in mezzo ai salici piangenti ed ai pioppi. Il posto bucolico ha ispirato poeti come Plinio il Giovane, Virgilio, Carducci e Lord Byron.
Ottobre è il momento migliore per visitare Trevi, tre taverne aperte dove degustare l’olio novello ed il sedano nero di Trevi ( presidio slow food ) in un’atmosfera di rievocazione storica medioevale www.treviturismo.it

RASIGLIA – Paese presepe incantato

A 18 km. da Foligno, Rasiglia, la piccola Venezia dell’Umbria merita sicuramente una visita.
Cenni su Rasiglia risalgono al 1200, dove tra le carte dell’Abbazia di Sassovivo, troviamo la “Curtis de Rasilia” che annoverava una chiesa dedicata a San Pietro.
Nel seicento con l’affermarsi dei commerci, grazie al passaggio del fiume Menotre, Rasiglia si arricchì di opifici quali gualchiere, mulini a grano, lanifici e tintorie.
A Rasiglia l’acqua sgorga da una roccia in una grotta e da lì hanno inizio le numerose cascatelle che attraversano il paese rendendolo un luogo magico ed incantato.

DA NON PERDERE

⁃ Il 26 dicembre e il 6 gennaio si può assistere al presepe vivente;
⁃ Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre si celebra la Festa della Venuta a Rasiglia, dove grandi falò vengono accesi;
⁃ manifestazione “Penelope a Rasiglia” che si svolge a giugno di ogni anno per festeggiare la tessitura al telaio, attività storica della Valle del Menotre. Troverete laboratori, esposizioni dei vecchi telai in funzione, racconti, poesia, musica e teatro. www.rasigliaelesuesorgenti.com 
Foto Rasiglia

Foto Rasiglia

Foto Rasiglia

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