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News

 

Riconoscimento “CERTIFICATO DI ECCELLENZA 2017″ da parte di TRIPADVISOR

“Anche quest’anno siamo stati premiati per aver fornito un servizio di qualità superiore.
Siamo felici di annunciare che la struttura Affittacamere Arco Polinori è stata selezionata per ricevere il Certificato di Eccellenza 2017, rispecchiando le recensioni molto positive ottenute su TripAdvisor.”

 

Visita l’Umbria: la via di Francesco

Pubblicato sull’acclamato “The Telegraph” un reportage del giornalista inglese Paul Hart e del papà 80enne che rende omaggio alla Via di Francesco.

http://www.telegraph.co.uk/travel/destinations/europe/italy/umbria/articles/hiking-in-italy-umbria-way-of-st-francis/

 

Visita Foligno: I lavori di Ivan Theimer

Ivan Theimer è uno scultore ceco, parigino di adozione, attivo in Italia ( ha uno studio a Monteriggioni ) creatore di grandi opere monumentali esposte in varie piazze d’Europa. Tra le più importanti, a Parigi, il Monumento dei diritto dell’uomo e del cittadino in Campo di Marte, tre obelischi di bronzo per la facciata sul giardino del Palazzo dell’Eliseo e un grande rilievo in bronzo per la facciata degli Archivi Nazionali. Altre opere importanti sono l’obelisco di 40 mt. a Bordeaux quale omaggio al vino, l’allegoria del mare a Grosseto, l’istallazione della foresta degli obelischi al giardino Boboli di Firenze e il monumento a Heinrich Heine ad Amburgo.
Foligno ha l’onore di sfoggiare 2 opere dell’artista: il Monumento in ricordo del dolore umano e Il Monumento a Giuseppe Piermarini nell’omonima piazza.
In Piazza Don Minzoni, in luogo del seicentesco Palazzo Rodati distrutto dai bombardamenti del ’44 c’è il Monumento in ricordo del dolore umano. Trattasi di una grande fontana che reca alla base l’incisione “Ognuno costruisce la vittoria con la pace”. La fontana in pietra a forma di clessidra è arricchita ai lati da due figure angeliche in bronzo che suonano circondate da tartarughe. Sopra ai carapaci sono impresse le insegne araldiche della storia di Foligno.
Il secondo è raffigurato da un Ercole che sostiene un gigantesco obelisco in bronzo, alla cui sommità troviamo la musa del teatro. Alla base, invece, troviamo rilievi che riproducono i disegni e i progetti architettonici della Scala quale omaggio alla più importante opera del maestro nativo di Foligno oltre a numerose tartarughe motivo caro all’artista.
C’è infatti una preponderanza della tartaruga nelle opere dell’artista, l’animale più antico della terra rappresenta il segno del trascorrere del tempo, della longevità, della fecondità e la forza della sua corazza indistruttibile è un soggetto molto presente nell’arte classica e rinascimentale.
Lo stile dell’artista non ha infatti nulla di moderno, oscilla tra il manierismo toscano al simbolismo classico per eccellenza dell’arte greco-romana fino ad arrivare all’Egitto.

 

L’Ercole di bronzo di Foligno ora al Louvre

“Nel 1862 vennero ritrovati i resti di una statua in bronzo raffigurante Ercole. Come spesso accade in questi ritrovamenti, gli operai si divisero il bottino: gamba sinistra, torso intero, piede destro e la mazza. Qualche anno più tardi, un antiquario romano, affascinato dalla bellezza e perfezione anatomica della gamba dell’Ercole riuscì ad acquistarla. L’operaio informò l’antiquario dell’esistenza del torso presso l’altro operaio suo amico. Non essendo presente l’operaio, la moglie non fu in grado di dare un valore al pezzo, ma ricevette delle lire dall’antiquario romano con la promessa di fargli conoscere il corrispettivo al quale il marito avrebbe ceduto la parte del bronzo. Nel frattempo il busto venne venduto al professor Mariano Gurdabassi di Perugia. L’antiquario romano iniziò una causa che durò anni, amareggiato dalla sconfitta, vendette la gamba in suo possesso per 532 lire al conte francese Michele Tyszkiewicz grande raccoglitore di oggetti antichi. Quest’ultimo, in cambio di uno specchio proveniente da una tomba di Palestrina, convinse il Prof. Guardabassi a cedergli il busto dell’Ercole.
L’Ercole il cui busto fu saldato alla gamba ed aggiunto del piede mancante, fu così venduto a Napoleone III e da questi donato al Museo Louvre di Parigi. Alcuni anni dopo, il conte riuscì a recuperare la mazza originale ed il piede destro, oggi posizionato sul basamento.”

 

La storia della Giostra della Quintana

“La Giostra della Quintana di Foligno è un antico gioco.Fu Ettore Tesorieri, invitato dalle Autorità cittadine a proporre una manifestazione in grado di festeggiare degnamente il Carnevale, che decise di mettere a frutto alcune ricerche effettuate negli anni precedenti presso gli archivi comunali, e di rispolverare un torneo cavalleresco di cui parlavano alcuni documenti risalenti al 1200 ed al 1400. In pratica, diede vita alla Giostra della Quintana, elaborando il testo “ Stimolo generoso di virtute “ che, con gli inevitabili aggiustamenti dovuti al mutare della mentalità e delle usanze nel corso del tempo, è di fatto ancora oggi il Regolamento della Giostra stessa. La prima, storica edizione del torneo si tenne dunque la sera di Martedì Grasso del 1613, il 10 febbraio, ed ebbe un gran riscontro, ma da allora, inizialmente per l’avversione di alcune famiglie patrizie ostili agli amici del Tesorieri, poi per l’oblio calato col passar degli anni, ci sono giunti solo dei racconti frammentari delle Giostre tenutesi successivamente. E’ grazie proprio alla cronaca dettagliata della Giostra del 1613, stilata dal Tesorieri e riscoperta dal De Pasquale, che si è potuta riproporre nel 1946 la prima Giostra dell’era moderna. Ma vediamo come. Nel 1906 Monsignor Faloci Pulignani trascrive e stampa proprio lo Stimolo Generoso di Virtute come nuptialia in occasione del matrimonio Ubaldi-Amori. Qualche anno dopo, nel 1930, arriva a Foligno un giovane di Andria, Emilio di Pasquale, che diviene segretario del Monsignore. Ed ecco il primo appuntamento con la storia. Nel 1935, in un articolo di cronaca locale, del giornale “La Fiamma”, con il titolo “Ripristiniamo la Giostra dell’Inquinata” veniva proposta la ripresa della competizione equestre, come mezzo per richiamare forestiere e rendere più caratteristico il settembre Folignate: dall’antico gioco vengono descritte le caratteristiche e l’articolo si conclude con un invito alla Brigata del Turismo di ripristinare la Giostra dell’Inquinata. Ma la Giostra trovò il suo tempo e l’opportunità di ripresa solo undici anni più tardi. Ancora qualche anno dopo nel 1936, durante una passeggiata con il calesse, il prelato invita il giovane segretario a leggere l’antico documento di un suo concittadino. “Lo sai – dice Faloci Pulignani al giovane De Pasquale – che qui a Foligno nel seicento c’era un cancelliere della tua città. Si chiamava Ettore Tesorieri – aggiunge – e ci ha tramandato la cronaca di un’antica Giostra”. De Pasquale si mette alla ricerca del documento, lo trova e lo legge con grande curiosità. Nel 1946 quello stesso giovane fa parte del Comitato che si costituisce per festeggiare l’ottantacinquesimo anno di vita della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Proprio per quella occasione si voleva realizzare, come si direbbe oggi, un evento eccezionale ed indimenticabile. La città cercava di lenire le ferite lasciate dalla guerra, ed era necessario ritrovare la concordia tra i cittadini. Ec ecco che finalmente il cerchio di chiude. Emilio De Pasquale propone di replicare per l’occasione proprio quella Giostra del 1613 che ormai conosceva benissimo. La proposta fu accolta e partendo da quel documento redatto con dovizia di particolari da Thesorieri e prendendo spunto dalle strutture organizzative del Palio di Siena, il Comitato organizzò la prima edizione della Giostra della Quintana. Nonostante il diretto richiamo all’illustre antenata, la Giostra era profondamente differente: non si doveva più colpire il Belli Simulacrum ma infilare gli anelli che la Statua teneva sotto al pugno serrato. Quella Giostra non doveva essere replicata, ma il successo di quelle prime carriere ce l’hanno consegnata in tutta la sua bellezza. Oltre quattrocento anni fa la Giostra si disputò per dirimere “uno strano et hostinato litigio” cioè l’eterna lotta tra l’Amore e il Potere, attualissima anche ai giorni nostri. E proprio l’Amore e il Potere ricorrono, senza però confrontarsi, anche nella rievocazione che i quintana propongono da settant’anni. Amore come quello per la propria città e per le sue tradizioni, amore per i colori del rione. Potere come quello che ci regala questa meravigliosa macchina del tempo che è la Quintana. Potere di rivivere la storia attraverso la magia del gioco. Amore e Potere della Giostra che si realizzano, come si legge nel Bando dell’avvocato Giuseppe Mancini, nella “Concordia e l’amore della cittade tutta.”

cit. www.spqf.it/w/index.php?title=Ettore_Thesorieri
cit. Qui è tempo di Quintana – Prodotto Ufficiale dell’Ente Giostra della Quintana – edizione giugno 2016 pagg. 16-22.

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Riconoscimento “CERTIFICATO DI ECCELLENZA 2016″ da parte di TRIPADVISOR

“Siamo stati premiati per aver fornito un servizio di qualità superiore.
Siamo felici di annunciare che la struttura Affittacamere Arco Polinori è stata selezionata per ricevere il Certificato di Eccellenza 2016, rispecchiando le recensioni molto positive ottenute su TripAdvisor.”

 

AVVISO 1°Bando CONCORSO VFP1 2016 – Data di pubblicazione: 28 Dicembre 2015

“Nella Sezione documenti sono stati pubblicati
- gli elenchi degli aspiranti VFP 1 nell’Esercito convocati presso i Centri di Selezione per lo svolgimento delle prove di efficienza fisica e l’accertamento dei requisiti di idoneità psico-fisica e attitudinale (della durata complessiva di tre giorni), senza possibilità di pernottamento e con possibilità di consumazione, a pagamento, del solo pranzo, con l’indicazione -accanto a ciascun nominativo- del Centro di Selezione e della data di presentazione (che dovrà avvenire alle ore 07.30, indossando tuta da ginnastica e scarpe ginniche);
- l’elenco della documentazione da produrre in tale sede.”

cit. www.concorsi.difesa.it/ei/vfp1/2016_1/Pagine/home.aspx

 

Concorso straordinario per il reclutamento di 4 Sottotenenti in servizio permanente nel ruolo speciale del Corpo Sanitario dell’Esercito, riservato ai laureati in psicologia (pubbl. in G.U.R.I. 4a s.s. n. 85 del 03/11/2015)

Si terranno a Foligno presso il Centro di Selezione e Reclutamento nazionale dell’Esercito sito presso la Caserma Gonzaga a Foligno in Viale Mezzetti 2 le prove scritte per il Concorso straordinario in oggetto. I concorrenti si dovranno presentare alle ore 08.00 del giorno 19 gennaio 2016 per la prima prova scritta di cultura generale e prova scritta di lingua inglese. Se dovessero risultare idonei il giorno successivo ovvero il giorno 20 gennaio 2016 dovranno sostenere l’altra prova scritta di cultura tecnico-professionale.
L’affittacamere Arco Polinori è il luogo ideale dove dormire vicino al Centro di Selezione e Reclutamento vista l’impossibilità di alloggiare in Caserma Gonzaga. La Caserma Gonzaga è raggiungibile in 5 minuti a piedi.
Affretati, chiamaci le camere stanno terminando.

 

PROVE SCRITTE ESAME DI AVVOCATO

Presso il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito di Foligno sito presso la Caserma Gonzaga ogni anno si svolgono le prove scritte degli esami avvocato. Il numero degli aspiranti che varia di anno in anno, si aggira tra i 300 e i 500. I concorrenti provengono da tutta l’Umbria e fanno capo alla Corte di Appello di Perugia. Le prove durano tre giorni e si tengono a metà dicembre.

 

LA STORIA DELLA CASERMA GONZAGA, CENTRO DI SELEZIONE E RECLUTAMENTO DELL’ESERCITO

Il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale dell’Esercito, si è costituito in Foligno il 1° ottobre 1996.
Posto alle dipendenze dell’Ispettorato delle Scuole, alla fusione di quest’ultimo con l’Ispettorato delle Armi è passato alle dipendenze del neo costituito Ispettorato per la Formazione e la Specializzazione. Un ulteriore provvedimento ordinativo lo ha posto alle dipendenze dell’Ispettorato per il Reclutamento e le Forze di Completamento oggi Comando per il Territorio dell’Esercito.
Nella Caserma folignate del Centro, hanno avuto sede diverse unità dell’Esercito da campagna, quasi sempre legate all’Arma di Artiglieria. Il primo reparto che entrò nella Caserma fu il 1° Reggimento artiglieria da campagna “Cacciatori delle Alpi” che tenne la sede dalla costituzione fino al 1943.
Nel dopoguerra la Caserma fu utilizzata da 18° Reggimento Artiglieria e quindi dalla Scuola Allievi Ufficiali e Sottufficiali d’Artiglieria che, soppressa nel 1981 lasciò il posto al 92° battaglione addestramento reclute “Basilicata”.
Trasformato in Reggimento nel 1992, il 92° si è sciolto il 30 giugno 1996 per cedere il posto al Centro di Selezione.

cit. www.esercito.difesa.it/organizzazione/aree-di-vertice/stato-maggiore-esercito/csrne/Pagine/la-storia.aspx

 

NOTIZIE SUI CONCORSI PRESSO IL CENTRO DI SELEZIONE E RECLUTAMENTO DELL’ESERCITO DI FOLIGNO

Per notizie sui concorsi:
- telefonare all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Direzione Generale per il Personale Militare al numero telefonico 06517051012 secondo i seguenti orari:
dal Lunedì al Giovedì dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 14.45 alle 16.00 – Venerdì dalle 09.00 alle 12.30;
- consultare la sezione difesa di RAI-televideo a pag. 417;
- consultare il sito internet della Difesa www.persomil.difesa.it.

cit. www.esercito.difesa.it/organizzazione/aree-di-vertice/stato-maggiore-esercito/csrne/Pagine/risultati-concorsi.aspx

 

BENOZZO GOZZOLI, LA MADONNA DELLA CINTOLA IN MOSTRA A MONTEFALCO SINO AL 30 DICEMBRE

Non perdetevi l’occasione di ammirare la pala di altare che per la prima volta si ricongiunge al ciclo di affreschi sulla vita di San Francesco realizzati del maestro Benozzo Gozzoli nella chiesa museo di San Francesco in Montefalco.
La pala recentemente restaurata è la prima volta che torna nella sua terra dopo che i montefalchesi nel 1848, dopo aver ricevuto il titolo di città, la donarono a Pio IX quale segno di gratitudine. L’opera dipinta su tavola era stata commissionata da Frate Antonio per la chiesa di San Fortunato che chiamò il miglior allievo del Beato Angelico per la sua realizzazione.
“Nella Pala, denominata «L’Assunta che dona la cintola a San Tommaso», la Madonna appare seduta su un trono di nubi, mentre sale al cielo in una mandorla di luce dorata, costituita da serafini delicatamente tratteggiati e incisi sull’oro del fondo con tocchi leggeri, delicate lumeggiature in oro e velature di colore rosso. Tommaso, che già aveva dubitato della Resurrezione di Cristo, riceve in dono la cintura a testimonianza dell’evento miracoloso dell’Assunzione al Cielo di Maria in anima e corpo. La cintura che simbolicamente collega cielo e terra, è emblema del ruolo di Maria come mediatrice tra Dio e l’uomo. Da notare che in posizione simmetrica rispetto alla figura di san Tommaso, è raffigurato un rigoglioso leccio, attributo di san Fortunato, per la cui chiesa era stata commissionata l’opera.”
cit. www.lastampa.it/2015/08/17/vaticaninsider/ita/documenti/la-madonna-della-cintola-tornata-a-casa-HFXL84kz6fz2TTuSwnAO5N/pagina.html

«Benozzo Gozzoli. La Madonna della Cintola»
19 luglio – 30 dicembre 2015
Complesso museale di San Francesco, Montefalco (Pg)
Via Ringhiera Umbra, 6
Tele/fax 0742.379598
Orari: agosto: 10,30-19, settembre e ottobre: 10,30-18, novembre e dicembre (chiuso lunedì e martedì): 10,30-13 – 14,30-17.
Biglietti: intero € 7.00, Ridotto € 5.00
Per maggiori informazioni visita il sito www.museodimontefalco.it

 

PAN PEPATO, tipico dolce natalizio umbro

Tempo: circa 40′
Ingredienti per 10: – miele millefiori o di acacia gr. 100 – cioccolato fondente gr. 75 – nocciole tostate gr. 50 – mandorle pelate gr. 50 – gherigli di noce gr. 50 – canditi misti gr. 50 – uvetta gr. 50 – farina gr. 50 – cannella – noce moscata – sale – pepe nero.

Procedimento:
- Ammollate l’uvetta in acqua. Spezzettate il cioccolato.
- Tritate le nocciole, mandorle, noci e canditi e raccogliete tutto in una ciotola con l’uvetta sgocciolata e strizzata, il cioccolato, una presa di sale, una di noce moscata, una di cannella e una generosa manciata di pepe.
- Portate a bollore il miele con 1-2 cucchiai di acqua per liquefarlo, versatelo nella ciotola sopra la frutta secca e amalgamate tutto, mentre il cioccolato si scioglie.
- Continuando a mescolare, incorporate anche la farina, unendola a pioggia attraverso un setaccio.
- Aiutandovi con 2 cucchiai, distribuite il composto su una teglia coperta di carta da forno, formando 5 mucchietti uniformi.
- Infornateli a 180° per 10-12′ minuti circa, sfornate e lasciateli raffreddare completamente. Ogni panetto di pan pepato basterà per 2 persone.

Cit. Rivista “La cucina italiana” dicembre 2010, pag. 190

 

OFFERTA evento enogastronomico 15 novembre “CANTINE APERTE ESTATE DI SAN MARTINO”

Come di consueto ogni anno a metà novembre, arriva l’Estate di San Martino e come dal 2008 Cantine aperte si rinnova.
E’ il 15 novembre quest’anno che il Movimento del Turismo del vino www.mtvumbria.it organizza con la stessa formula del tanto affermato evento di fine maggio “Cantine Aperte”, l’appuntamento “CANTINE APERTE A SAN MARTINO”.

L’ARCO POLINORI in quest’occasione offre a chi si affretterà a prenotare le seguenti camere ad un prezzo speciale:
- camera PROVENZALE euro 45,00 ( prezzo per la notte di sabato 14/11 per due persone );
- camera SHABBY CHIC euro 50,00 ( prezzo per la notte di sabato 14/11 per due persone );
- camera DECO’ euro 66,00 ( prezzo per la notte di sabato 14/11 per tre persone );
- camera RETRO’ euro 60,00 ( prezzo per la notte di sabato 14/11 per tre persone );

Per maggiori informazioni sull’evento e per la lista delle cantine partecipanti www.movimentoturismovino.it/it/news/nazionali/0/0/1141/cantine-aperte-a-san-martino-2015-in-umbria-sano-divertimento-atmosfera-conviviale-e-abbinamenti-enogastronomici-per-l-estate-di-san-martino/

 

OFFERTA evento enogastronomico 7 e 8 novembre “AUTUNNO IN PIAZZA, OLIO E MIELE”
DORMI DA NOI E VISITA I FRANTOI

Programma sabato 7 e 8 novembre Foligno
ore 10-19 Piazza della Repubblica, Corte di Palazzo Trinci MERCATINO DEI PRODUTTORI DI OLIO
ore 9-19 Piazza della Repubblica, Fiera del miele

Programma domenica 8 novembre Foligno
ore 10-19 da Largo Carducci servizio navetta gratuita per i frontoi e sosta a Colle Scandolaro per la mostra #ChiaveUmbra.
ore 16 Sala della Corte di Palazzo Comunale, degustazione di olio Extravergine di oliva Dop Umbria.

L’ARCO POLINORI in quest’occasione offre a chi si affretterà a prenotate le seguenti camere ad un prezzo speciale:

SABATO 7 novembre
- camera tripla DECO’ euro 66,00 ( prezzo per la notte di sabato 7/11 per tre persone );
- camera tripla DECO’ uso doppia euro 50,00 ( prezzo per la notte di sabato 7/11 per due persone );

VENERDI’ 6 novembre
- camera tripla RETRO’ euro 60,00 ( prezzo per la notte di venerdì 6/11 per tre persone );
- camera matrimoniale/doppia PROVENZALE euro 45,00 ( prezzo per la notte di venerdì 6/11 per due persone );
- camera matrimoniale SHABBY CHIC euro 50,00 ( prezzo per la notte di venerdì 6/11 per due persone );
- camera tripla DECO’ euro 66,00 ( prezzo per la notte di venerdì 6/11 per tre persone );

VENERDI’ 6 e SABATO 7 novembre – prezzo per due notti
- camera tripla DECO’ euro 110,00 ( prezzo per due notti per tre persone );
- camera tripla DECO’ uso doppia euro 90,00 ( prezzo per due notti per due persone ).

Per maggiori informazioni sull’evento e per la lista dei frontoi partecipanti www.frantoiaperti.net/foligno/

 

L’ARCO POLINORI

“Quest’arco è un esemplare tipico delle belle costruzioni che usavano gli artisti e gli architetti a Foligno a tempo della dominazione Trinci. Mattoni rossi, terrecotte decorative, archi acuti,
stemmi parimenti di terra cotta formano la caratteristica di quelle fabbriche, delle quali sono interessanti esemplari anche l’arco che unisce il Duomo all’antico Palazzo Trinci,ecc..
Quest’arco ha nell’interno diversi affreschi ad aspetto profano, eseguiti sui primi del sec. XV.
F.P.”

Così descriveva la struttura architettonica che da il nome al mio affittacamere Guido Boccolini, in Notizie sui palazzi, Chiese di Foligno. In una delle vie più caratteristiche del centro storico di Foligno, due antichi palazzi si fronteggiano, messi in comunicazione da un suggestivo arco. Sulla destra, casa dei Beccafumi, con facciata quattrocentesca tutt’ora ben conservata. Sulla sinistra un palezzetto anch’esso quattrocentesco realizzato in pietra, coperta poi da una strato di intonaco più recente. Ad unire, simbolicamente ma non solo, i due edifici, un cavalcavia detto “Arco Polinori”, dal nome della famiglia che tra il XVIII e il XIX secolo lo abitò.
La costruzione è in laterizi rossi, impreziosita da una bifora trilobata e due monofore con centina a tortiglione. Sotto al davanzale delle finestre due stemmi in terracotta, quello dei Trinci e quello dei Beccafumi, due delle più prestigiose famiglie della storia di Foligno.


Affittacamere Arco Polinori di Carla Talacchia
Partita Iva 03417410549 – C.F. TLCCRL79T71D653Y
Società iscritta al Registro delle imprese di Perugia al n. REA 287781

Le stanze di Anna Rita all'Arco Polinori di Anna Rita Sisti
C.F. SSTNR49B48D653Z

Sede legale: Via Cesare Agostini 12 - 06034 FOLIGNO PG
Tel. +39 366 3578000
info@arcopolinori.com
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